Nascosto tra le vette del Monte Rosa, il più grande giacimento d’oro italiano ha una storia intricata.
L’attività estrattiva ebbe inizio tra il 1200 e il 1300, ma fu solo nel mezzo del 1700 che ricevette un significativo impulso. Nel primo decennio del 1800, furono individuate zone particolarmente ricche, portando a una produzione annua di circa 200 kg tra il 1868 e il 1870: uno dei periodi più prolifici.
Tuttavia, dal 1875, si registrò un declino fino ad arrivare alla chiusura degli impianti di estrazione.
Perché l’estrazione cessò?
Questi giacimenti, pur essendo i più grandi in Italia, sono considerati modesti rispetto ad altri nel mondo. Le miniere del Rosa produssero circa 25 tonnellate d’oro in totale, una cifra modesta rispetto alle migliaia di tonnellate estratte in Canada e Australia.
Questa limitata resa ha influito sulla decisione di interrompere l’estrazione oltre all’ammontare dei costi di produzione che non permettevano di ricoprire le spese.
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